domenica 21 dicembre 2014

CENTROTAVOLA delle FESTE con i BICCHIERI

Girando per il web ho trovato alcune idee facili ed economiche per allestire una tavola festaiola utilizzando come centrotavola i bicchieri o i barattoli di vetro: di solito i calici sono capovolti e sotto vetro si possono mettere palline di Natale, agrifoglio o rami con bacche, o angeli.



 Si possono usare anche barattoli o bicchieri decorati con nastri e riempiti di frutta secca e candele, o bicchieri con bacche e rametti di rosmarino, candele galleggianti e acqua:











sabato 20 dicembre 2014

A LETTO CON LO SCRITTORE: Valentina D'Urbano autrice di "Quella vita che ci manca" Longanesi, 2014

Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di
Valentina D’Urbano autrice giovane di grande successo, già al suo terzo romanzo  
Quella vita che ci manca
Editore Longanesi anno 2014


Gennaio 1991. Valentino osserva le piccole nuvole di fiato che muoiono contro i finestrini appannati della vecchia Tipo. L'auto che ha ereditato dal padre, morto anni prima, non è l'unica cosa che gli rimane di lui: c'è anche quell'idea che una vita diversa sia possibile. Ma forse Valentino è troppo uguale al posto in cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può essere tolta se ti distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui aggrapparsi: la famiglia. Valentino è il minore dei quattro fratelli Smeraldo, figli di padri diversi. C'è Anna, che a soli trent'anni non ha ormai più niente da chiedere alla vita. C'è Vadim, con la mente di un dodicenne nel bellissimo corpo di un ventenne. E poi c'è Alan, il maggiore, l'uomo di casa, posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l'amore verso la sua famiglia, che deve rimanere unita a ogni costo. Ma il costo potrebbe essere troppo alto per Valentino, perché adesso c'è anche lei, Delia. È più grande di lui, è bellissima - ma te ne accorgi solo al secondo o al terzo sguardo - e, soprattutto, non è della Fortezza. Ed è proprio questo il problema. Perché Valentino nasconde un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Tradire Alan. E Alan non perdona. Questo è un romanzo sull'amore, spietato come solo quello tra fratelli può essere. Ma è anche un romanzo sull'unico altro amore che possa competere quello che irrompe come il buio in una stanza.

Cominciamo l'intervista:
1)      Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe a  letto tardi, o presto? si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba?
Vivendo di scrittura, ho la fortuna di gestire il tempo come meglio credo. Quindi lavoro principalmente a notte fonda e dormo fino all’ora di pranzo, a meno che io non abbia appuntamenti o impegni. In quel caso mi trascino fuori dal letto come uno zombie.

2)      Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
Non riesco a dormire senza vestiti, anche in piena estate, ma d’inverno esagero proprio! Soffro molto il freddo quindi  uso come pigiama i pantaloni della tuta e una felpa…a Roma, dove l’inverno non è certo rigido. Per quanto riguarda lo shopping “da letto” sono assolutamente pratica, preferisco investire i miei soldi in vestiti che uso durante il giorno o meglio ancora in libri, mai per comprarmi pigiami ricercati che poi non metterei mai perché mi piace dormire comoda.

3)      Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
Ormai sono abituata a dormire col mio compagno, quindi  anche avendo una casa grande preferirei comunque dormire in coppia… basta che il letto sia abbastanza grande perché lui dorme in diagonale!

4)      Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv,  stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…)
Qualche volta leggo, qualche volta coccolo il gatto qualche volta entrambe. Ma molto più spesso arrivo a letto talmente tardi che l’unica cosa che posso fare è cadere subito addormentata.

5)      Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
Comodino piccolo, per evitare di cedere al disordine, e di solito sopra c’è una lampada (bella solida e ben posizionata a prova di gatto) qualche libro, il cellulare.

6)       Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si rilassa  leggendo e riprende a dormire, o cosa?
Mi capita raramente, ma quando succede, guardo la tv. Non la guardo mai durante il giorno e i programmi che fanno di notte mi incuriosiscono sempre molto: di solito si tratta di improbabili televendite o di vecchi film anni 80, mi sembra quasi di tornare indietro nel tempo.

7)      Le capita di sognare? Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
Sogno spesso, il più delle volte mi sveglio con una leggera inquietudine. Credo capiti a tutti: quello che nei sogni sembra perfettamente normale, al risveglio assume sempre una sfumatura inquietante. Succede anche con i sogni belli e colorati, al mattino mi sembra sempre che ci sia qualcosa di clamorosamente fuori posto…

8)      Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto?
Ci ho provato quando ero più piccola e ho miseramente fallito!

9)      Come è nato il suo ultimo romanzo? Ricorda lo spunto?
Stavo pensando di scrivere un’altra storia in realtà e stavo andando anche abbastanza spedita. Ero lì che pensavo al mio nuovo romanzo quando quest’altra storia mi si è affacciata in testa. Mi sono detta che l’avrei scritta con calma una volta finito il romanzo che stavo scrivendo in quel momento, ma non è stato possibile. La storia che sarebbe diventata poi “Quella vita che ci manca” si è imposta con prepotenza. Ho dovuto mollare tutto e scriverla, perché non mi lasciava in pace un minuto.

10)   Lo consiglierebbe ai nostri lettori da leggere prima di dormire? Secondo lei che reazione avrebbe un lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fans?
Non sta a me consigliare i miei libri, non si chiede mai all’oste se il vino della casa è buono! Però i miei lettori mi dicono che la storia scorre veloce, quindi forse potrei consigliarne la lettura in una serata prefestiva così da non essere obbligati a smettere di leggere perché si è fatto tardi!

Al risveglio fa sempre colazione? Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o  al bar?
Senza colazione io non connetto. Deve essere dolce e rigorosamente casalinga, di solito tè o infusi particolari e biscotti. La colazione al bar la evito come la peste, mi appesantisce e mi nausea, non sono abituata.

11)   Mi regalerebbe  una frase del suo romanzo per iniziare la giornata e una su cui sognare stanotte?
Per il buongiorno:  “Tu sei la mia ferita, sei un nodo che non si scioglie. Tu sei la vita che mi manca.”
E per la buona notte: “La sua donna respirava piano, i capelli scomposti sul cuscino, il torace che si dilatava al ritmo del respiro. Lei era la sua casa adesso, la cosa più bella che avesse mai avuto, e gli dormiva tra le braccia, e quella cosa senza nome gli esplodeva nel petto, gli scioglieva i tessuti, diventava la pulsazione placida del sangue nelle vene, e tanto lei dormiva, lei il suo cuore che batteva non poteva sentirlo.”

Grazie per avermi concesso un’intervista così intima.


sabato 13 dicembre 2014

A LETTO CON LA SCRITTRICE LAURA COSTANTINI, Il Puzzle di Dio, goWare Editore, 2014


Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di Laura Costantini, coautrice con Loredana Falcone de "Il puzzle di Dio"
Editore goWare anno 2014, disponibile sia in ebook che cartaceo

http://www.amazon.it/Il-Puzzle-Dio-Laura-Costantini/dp/8867972014/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1405926420&sr=8-1&keywords=il++puzzle+di+dio

Un antico messaggio custodito negli Archivi vaticani.
Un genio della decrittazione che muore in circostanze misteriose.
Gigantesche tessere di un mosaico vecchio di milioni di anni sparse in tutto il mondo e tre diversi servizi segreti a cercare di ricomporlo per comprenderne il significato. E usarne il potere.
Un alfabeto sorto alle origini dellumanità e custodito da generazioni di donne, in attesa della rivelazione finale.
Una storia damore tra due ragazzi costretti, dal giudizio e dal pregiudizio, ad allontanarsi da radici, famiglia e affetti per vivere la loro omosessualità.
In un viaggio convulso tra Roma, Nepal, Marocco e Torino lo scontro tra ricerca della verità, desiderio di accettazione, rinuncia al libero arbitrio, tradimento e vendetta. Mentre un mistero scandisce il conto alla rovescia verso un disastro che potrebbe avere conseguenze planetarie.

La casa editrice fiorentina goWare ha pubblicato il 21 luglio scorso l'e-book "Il puzzle di Dio" nella collana Pesci rossi. Un thriller con elementi di mistery, un romanzo difficilmente classificabile, una storia che è moltissime storie insieme e che, affondando le radici in un passato più che remoto, porta al lettore temi di strettissima attualità come omofobia, fondamentalismo islamico, allarme ambientale

1)      Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Dormire mi rigenera, mi                piace, non lo trovo mai tempo sprecato. Ma non riesco a dormire quanto vorrei.
2)      Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe a  letto tardi, o presto? Mi piace leggere a letto, ma mi astengo dal farlo perché se la storia mi prende, potrei tirare l'alba. E non posso permettermelo.
3)      si sveglierebbe allora di pranzo o allalba? Una sana via di mezzo. Se mi si lascia dormire in pace, se so di non avere appuntamenti o impegni riesco a dormire fin verso le nove.
4)      Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nuda, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Tenuta comoda, ampia, piacevole al tatto. Nuda no, neanche in estate... ma quasi.
5)      Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Pigiama colorato, spiritoso, femminile, sottile, non troppo aderente.
6)      Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato? No, ho il difetto della coerenza, anche in queste cose.
7)      Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Stanze singole.
8)      Le piace un letto singolo o matrimoniale? Indifferente, se si tratta di dormire occupo sempre lo stesso spazio.
9)      Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv,  stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc) se posso leggo. Se non posso, lascio viaggiare la mente sulla strada dei sogni. Ho la fortuna di addormentarmi quasi subito, anche dopo una giornata stressante.
10)   Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino? Ci tengo una lampada di sale himalaiano che spesso lascio accesa anche durante la notte, una drusa di ametista, una ciotola di cristalli, un quaderno con la penna per appuntarmi i pensieri che eventualmente venissero, il libro che sto leggendo.
11)   Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha unidea, si rilassa  leggendo e riprende a dormire, o cosa? No, non mi capita. Dormo senza soluzione di continuità e, se mi sveglio, un'occhiata all'ora e immediatamente mi riaddormento.
12)  Le capita di sognare? Sempre.
13)  Cosa sogna spesso? Cose molto molto strane.
14)  Ha incubi ricorrenti? Un'onda di tsunami che mi travolge.
15)  Sogna a colori? Anche in 3D se è per questo.
16)  Ricorda i sogni? Quasi sempre e quasi tutti.
17)  Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto? La trama no, ma scene, suggestioni, situazioni, titoli sì.
18)  Come è nato il suo ultimo romanzo? Ha avuto una gestazione lunga e dolorosa.
19)  Ricorda lo spunto? Un articolo sulla Stampa di Torino, nel 2002. Narrava di strane tessere custodite in un museo di Ufa, in Russia. Il titolo era "La mappa del creatore". Mi affascinò, ne parlai con Loredana e cominciammo a lavorarci.
20)  Lo consiglierebbe ai nostri lettori da leggere prima di dormire? No.
21)  Secondo lei che reazione avrebbe un lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fan? Continuerebbe a leggere tutta la notte, questo mi hanno riferito i lettori.
22)  Al risveglio fa sempre colazione? Sempre.
23)  Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o  al bar? Dolce, a casa. Latte di soia al cioccolato oppure un infuso con fette biscottate e crema di nocciole.
24)  Mi regalerebbe  una frase del suo romanzo per iniziare la giornata e una su cui sognare stanotte? Per sognare stanotte credo che la più adatta sia: "Chiudi gli occhi. E guarda." Per iniziare la giornata invece: "...Addentare un cornetto e bersi un caffè in un bicchierino di plastica, dopo aver tentato di sciogliere lo zucchero con la paletta trasparente, era un modo di tenersi ancorati alla realtà. Quella che sarebbe sparita non appena lui e Lorenzo avessero varcato le porte scorrevoli dellascensore privato e fossero scesi nel sottosuolo di Roma."
Grazie per avermi concesso unintervista così intima.

Grazie per avermi sottoposto domande originali.

venerdì 5 dicembre 2014

A LETTO CON LO SCRITTORE Roberto Alba, L'estate di Ulisse Mele, Piemme 2014

Da questa sera inizio una serie di interviste intime sulle abitudini degli scrittori a letto. 


Una casa in cima a una collina di terra e sassi, nel cuore della Sardegna rurale. È qui che Ulisse vive insieme alla sua famiglia. Ha quasi nove anni e non sopporta la parola che la gente usa per spiegare il suo problema: sordomuto. Lo fa sembrare handicappato, invece lui è solo sordo, capisce tutto benissimo e a scuola è il più bravo. Un genio. E infatti suo papà non lo prende mai a cinghiate come invece fa con Betta e Dede, che saranno anche più grandi, ma si comportano sempre da perfetti sprovveduti. Neppure lui però immagina che andare al mare di nascosto in una torrida mattina di luglio possa essere la cosa più stupida che quei due abbiano mai fatto. Fino a quando il fratello Dede torna a casa da solo, e della sorella non c’è più traccia.
Da quel momento la vita della sua famiglia è sconvolta. E mentre gli adulti cercano risposte, Ulisse ha occhi ben aperti su quel che gli accade intorno. Per lui, la scoperta della verità sarà un ingresso forzato nel mondo dei grandi.
http://www.edizpiemme.it/libri/lestate-di-ulisse-mele

Stasera facciamo irruzione nella camera da letto di Roberto Alba, autore de “L'estate di Ulisse Mele”
Editore Piemme, 2014.

                     Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare andrebbe a  letto tardi, o presto? si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba?
Dormo 7 o 8 ore, ho un orologio biologico che non mi permette “distrazioni”. Di solito vado a letto quando ho voglia di dormire. Se mi dovesse capitare di svegliarmi all'ora di pranzo avrei il rimorso di aver buttato un giorno della mia vita. Se mi sveglio all'alba mi ricongiungo con la mia essenza. Io Alba!
                  Che tenuta notturna preferisce? Le piace dormire nudo, anche in inverno, o comunque con poche cose addosso o ben coperto? Ci descrive il suo pigiama preferito o camicia da notte? Si è mai comprato qualcosa che esce dal suo schema e poi non ha indossato?
Indosso solo una maglietta di cotone sia d'estate che d'inverno. La mia maglietta ha il logo della mia azienda, ne ho fatte stampare 500, poi nessuno le ha volute. Penso che mi dureranno sino al compimento del miei 99 anni.
             Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
Mi piace il letto matrimoniale uso singolo per dormire, e uso coppia per “guardare la tv”
              Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv, stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…).
Leggo, penso, a volte leggo e penso contemporaneamente ma questo crea un grosso problema: devo rileggere tutto da capo.
             Comodino piccolo o gigantesco? Cosa tiene di solito sul suo comodino?
Comodino piccolo pieno di libri impilati con i segnalibro che spuntano come lame.
              Le capita di alzarsi di notte, completamente riposato? E cosa fa? Mangia, scrive perché ha un’idea, si rilassa  leggendo e riprende a dormire, o cosa?
Quando mi alzo la notte vado a fare una cosa che non dico. Passo sempre vicino al frigo, lo controllo, non si sa mai mi nasconda qualcosa di nuovo rispetto a poche ore prima. Allora lo apro, analizzo il contenuto...
           Le capita di sognare? Cosa sogna spesso? Ha incubi ricorrenti? Sogna a colori? Ricorda i sogni?
Sogno a colori, ma solo quelli che hanno come protagonisti i nati dopo il 1989. Per il resto solo in bianco e nero. Purtroppo non faccio incubi se non in rare occasioni, ma quando capita ho delle idee fantastiche per una storia da raccontare.
              Ha mai sognato la trama di un romanzo che poi ha scritto?
     Sempre. I miei romanzi sono i miei sogni. Io sogno per scriverli.
               Come è nato il suo ultimo romanzo? Ricorda lo spunto?
Era un racconto, volevo svelare la storia di un bambino geniale. Lo spunto è stata una fotografia. Quella del bambino che imita Einstein con la lingua fuori.
             Lo consiglierebbe ai nostri lettori da leggere prima di dormire? Secondo lei che reazione avrebbe un lettore: si addormenterebbe sereno dopo poche pagine, continuerebbe a leggere tutta la notte, smetterebbe terrorizzato o cosa le hanno detto i suoi fan?
Il mio romanzo cura l'insonnia. Nel senso che per quella notte non si potrebbe chiudere occhio perché raggiungere la fine e capire come si conclude la storia è troppo importante per l'equilibrio psicofisico del lettore. Leggere in notturna l'Estate di Ulisse Mele, per chi lavora, può voler dire dover chiedere un giorno di ferie. Ma, alla fine, la gioia sarà tanta!
          Al risveglio fa sempre colazione? Cosa mangia a colazione? Dolce o salato? A casa o  al bar?
Prima di tutto caffè, poi sigaretta. Prendo il treno, arrivo alla stazione e caffè con brioche.
           Mi regalerebbe  una frase del suo romanzo per iniziare la giornata e una su cui sognare stanotte?
Per iniziare la giornata Ulisse consiglia: … per il resto basta aprire la sua pagina facebook, che, come dice mia madre, scrivere su quell’arnese è come stendere le mutande sporche in piazza.
Per sognare stanotte Ulisse consiglia: … Si scambiarono un abbraccio intenso, come stretti e legati da lacrime di colla: a volte i grandi si comportano alla maniera dei bambini. Vogliono sentire che c’è qualcuno che gli vuole bene, ma dura poco, tornano subito adulti.

Nel mio piccolo, credo che Ulisse abbia veramente ragione: Gli adulti sono solo dei bambini con la testa più grossa.

Grazie per avermi concesso un’intervista così intima.
Federica Gnomo Twins