lunedì 24 novembre 2014

Lo scrittor prodigo



C'era una volta una casa editrice che pubblicava con diligenza tanti piccoli scrittori. Tutti amici, essi si consigliavano e si spronavano a vicenda. Un bel giorno, uno di loro, presuntuoso e convinto di essere meglio degli altri, decise di andare per il mondo a fare esperienza. Chiamò il suo editore e gli disse:
"Dammi ciò che è mio, perché io voglio andare a fare esperienza con una grossa ce"
L'editore seppur rattristato, perché amava il suo autore, gli diede le royalties e gli restituì i suoi scritti, anche quelli in prelazione. Poiché era un uomo giusto gli fece avere anche tutte le copie rimanenti dei suoi libri alla cifra di un euro l'una. Soddisfatto lo scrittore se ne andò e vagò per il mondo sperando di essere ricevuto dalle grandi ce. Cerca cerca, prova prova, sperperò tutti i suoi averi con le agenzie e alla fine si ritrovò pubblicato da una grande ce. Gonfiandosi di orgoglio, pensò solo a se stesso e abbandonò i veri amici, considerandoli imbrattacarte.  Ma dopo poco tempo, invece di avere quello che aveva sempre sognato, e cioè visibilità e passaparola, articoli sui giornali e sui blog, fu ignorato dall'ufficio stampa e dalle librerie, e alla fine si ritrovò solo, povero e sconosciuto più di prima. Si accontentò allora di fare il correggi bozze, senza contratto, finché una sera, quasi cieco dalla stanchezza e morto di fame, pensò alla sua casetta editrice. Non osando tornare indietro e parlare con l'editore, pensò di spedire un manoscritto anonimo, ma quello riconobbe subito lo stile dello scrittore e lo andò a cercare ovunque. Vedendolo di lontano in una fiera per l'editoria che elemosinava di essere letto, ne ebbe compassione, si avvicinò e lo salutò. Lo scrittore, allora, si buttò ai suoi piedi e gli chiese perdono. L'editore lo fece rialzare e gli disse:
"Figliolo, torna nella tua casetta editrice, dove quello che è mio è tuo. Tutti i tuoi amici ti attendono e faremo festa".
Lo scrittore promise che l'indomani sarebbe tornato con un nuovo romanzo. Corresse tutta la notte e all'alba rientrò nella sua piccola ce, pentito.
L'editore fece ammazzare il distributore grasso e tutti festeggiarono. Qualche autore anziano però si lamentò:
"Editore, come mai per lo scrittore esordiente che è tornato, hai fatto ammazzare il distributore grasso e a me che ti servo da anni non dai nemmeno un trafiletto sui blog?"
L'editore gli disse: "Autore, sei tu forse geloso del tuo collega? Non sai che quello che è mio è tuo e tu  devi promuoverti da solo? Qui nulla è cambiato,avremo un nuovo distributore, e faremo bei libri. E tra questi i tuoi. Ma ora dobbiamo festeggiare perché il tuo collega si era perso ed è stato ritrovato".

(Adattamento di Federica Gnomo Twins alla più nobile parabola che Nostro Signore ci ha narrato per parlarci delle nostre miserie umane: presunzione,voltafaccia, invidia, e la Sua grandezza nel perdonare, riaccogliere, amare i nostri simili anche se hanno sbagliato)

5 commenti:

  1. Sarebbe bello, ma non sempre è così. Per rescindere il contratto devi scendere a compromessi. Per esempio rinunciare alle royalties. Ma nella parabola l'editore è un buon padre, nella realtà è uno sfruttatore.
    Bel parallelismo, ma di difficile applicazione.
    Ciao bella.
    Luca

    RispondiElimina
  2. Mi piace questa trasposizione. Peccato che a "volte" gli umili esordienti prendano delle gran legnate sui denti e alcune piccole CE si dimenticano che nel mazzo esistono, vivono e respirano, piccoli autori che hanno saputo correre. Sempre! Oppure autori come il sottoscritto che si disinteressano delle grandi CE. Quando un sogno si realizza è l'onestà e l'amicizia e la professionalità a rendere GRANDE la favola! Con affetto e stima!
    Armando

    RispondiElimina
  3. Grazie per aver letto. E' chiaro che si tratta di una trasposizione surreale, c'è il buono e il cattivo ovunque, e il mondo editoriale è tra i peggiori.

    RispondiElimina
  4. io non so come funzionano le cose tra editore e scrittore ma il racconto rispetta la parabola originale e merita di essere letto
    falconiere del bosco

    RispondiElimina
  5. Tu sei un genio. Anzi, una gnoma. Avrei un sacco di nomi da attaccare a questo Scrittor Prodigo.

    M. P. M.

    RispondiElimina

Ti è piaciuto il post? Lascia un commento :)