lunedì 17 febbraio 2014

IN CUCINA CON LO SCRITTORE: Mirco Mazzini, autore di CORRI RAGAZZO, VAI...ed. I Libri di Emil, 2012



Interviste culinarie di Federica Gnomo Twins

Oggi salutiamo e ringraziamo l‘autore Mirco Mazzini, autore di CORRI RAGAZZO, VAI...ed. I Libri di Emil, 2012 per averci aperto la porta della sua cucina.

CORRI RAGAZZO, VAI... è un romanzo semplice, di formazione, di amicizia ma anche di evocazione di quel mondo di "cortili degli anni Settanta". È soprattutto un viaggio orizzontale negli spazi e verticale nel tempo. Viaggio come avventura ma anche ritrovamento della propria coscienza, atmosfere caraibiche ma anche angoli della propria città.

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La prima domanda di rito è: le piace mangiare bene? E cucinare?
Certamente! L'una e l'altra cosa, che sono spesso indissolubili. Il piacere del cibo trova, a mio avviso, una naturale predisposizione e curiosità verso il destreggiarsi nelle preparazioni.

Lo fa per dovere o per piacere?
Come dicevo è, e dovrebbe essere, soprattutto un piacere.

Invita amici o è più spesso invitato?
Compatibilmente con la mia vita familiare e professionale un po' complicata mi piace molto l'occasione di invitare qualcuno a cena. Trovo che l'entusiasmo nella preparazione e la piacevolezza di quattro chiacchiere con amici mentre si assaporano cibi e bevande siano tra le cose più gradevoli della vita.

Ha mai conquistato amici o una donna( uomo) cucinando?
Nonostante abbia un "vissuto parecchio intenso" e acclarata la predilezione verso le belle fanciulle, non mi sono mai considerato un conquistatore. Devo ammettere che analizzando in retrospettiva mi è capitato praticamente sempre di far leva su una cenetta casalinga...

Vivrebbe con  una compagna o un compagno che non sa mettere mani ai fornelli?
Si accettano le predisposizioni di chi si ama, ma francamente apprezzo che il partner abbia questa mia stessa passione. Fortunatamente per me oggi è così.

Quando ha scoperto questa sua passione?
Con l'età adulta. Vengo da una famiglia tradizionalmente (com’è tipico nella mia città) molto legata alla cucina e probabilmente ho immagazzinato da bambino e ragazzo influssi che poi ho iniziato a mettere in pratica. Seppure un po' rivisitati.

Ci racconta il suo primo ricordo legato al cibo?
I pranzi di Natale, di Pasqua o ricorrenze varie dai nonni o meglio ancora le vigilie di preparazione. Lenzuola di sfoglia e stuoli di mani a incastonare tortellini!

Ha un piatto che ama e uno che detesta?
Che amo: molti. A livello di preparazione mi diverte molto il pesce, che mi piace anche molto da mangiare ovviamente. Idiosincrasie particolari non ne ho ma non sono particolarmente "carnivoro".

Un colore dominante proprio di cibi che la disgustano?
Non saprei... mi piacciono le ricette a sapori e colori vivaci. Perciò, per reazione, mi verrebbe da escludere chessò'... il nero!?

Quando è in fase creativa ha un rito scaramantico legato al cibo? Prende caffè? O tè, una bibita speciale per stare fermo a scrivere?
Vivo di caffè...per cui non potrebbe mancare proprio mentre scrivo. Diciamo che la mia situazione ottimale sarebbe: all'aperto, con un tavolino dotato di caffè, posacenere per l'immancabile toscano e più che cibo (magari qualcosa da "spizzicare") un dito di rum scuro.

Scrive mai in cucina?
Visto che scrivo per puro diletto e passione mi capita di scrivere un po' ovunque ed è sicuramente successo di scribacchiare anche in cucina.

Altrimenti dove ama scrivere? e a che ora le viene più naturale?
Come dicevo prima un terrazzino all'aperto o una veranda è l'ideale e come orario, per forza ma anche per amore: la notte. Senza dubbio.

Si compra cibo pronto ( tramezzini, pizza, snack) o si cucina anche quando è molto preso dalla scrittura?
Più che la scrittura è il resto della mia vita che toglie un po' di spazio alla cucina. Cerco comunque di non banalizzare anche un semplice snack.

Che tipo di cibo desidera di più quando scrive ed è preso dal suo lavoro? Salato o dolce?
Bella domanda... sono ghiotto di dolci, ma oltre a cercare di limitarli per ovvi motivi, la domanda mi ha fatto subito pensare a qualcosa di salato.

Ha un aneddoto legato al cibo da raccontarci? O una cosa carina e particolare che le è accaduta?
Ho la specifica passione di fare marmellate casalinghe e, per mille motivi e occasioni, trovo quasi scaramantico farne in particolari occasioni.

Lei è uno scrittore di genere sostanzialmente ampio, quando esce a cena con i suoi figli, o amici  che tipo di locale preferisce? E quando esce con sua moglie (o la sua compagna, marito, ecc)?
I miei tre figli hanno età molto diverse: si va dai 21 del grande ai quasi 3 del piccolo passando per i 17 della seconda. Se penso a un punto comune che adoriamo tutti non riesco a non dire: il nostro solito Bagno a Marina di Ravenna. Con la mia attuale signora le occasioni di tête-à-tête sono rarissime ma prediligiamo, senza dubbio, locali caratteristici tipo qualche osteria piuttosto che di tendenza o modaioli.

Oppure per festeggiare una pubblicazione? Cosa tende a ordinare in un locale?
In un locale ordino un caffè! Sempre. Poi se si tratta di pasteggiare tengo a preferire quei piatti, magari unici, che escono un po' dal cliché di "primo" o pietanza.

Nelle sue presentazioni offre un buffet? Pensa sia gradevole per gli ascoltatori intervenuti?
È capitato e certamente è stato più che gradito.

Tende a fare un aperitivo con due olive e patatine o a offrire quasi un pasto completo?
Una via di mezzo, no?

Ha mai usato il cibo in qualche storia?
Sì. In molti racconti anche non necessariamente "a tema". Addirittura in poesia.


Ad esempio in “Corri ragazzo, vai..."ci sono passi che ricordano cibi o profumi di cibo?
Si... magari un po' tra le righe. Ma ho la presunzione di pensare che profumi di cibo.

Il cibo è mai protagonista?
CORRI RAGAZZO, VAI...a che ricetta lo legherebbe, e perché?
Beh, una ricetta particolare. Una fusione di tradizione nostrana, bolognese ed emiliana, con qualcosa di più esotico... di centroamericano. Invento: una specie di ragù aromatizzato a spezie di quelle zone magari da servire su tortillas. Magari detto così, non rende l'idea ... ma sono convinto che valga la pena studiarlo. Penso che ci lavorerò.

Per finire ci potrebbe regalare una sua ricetta? Quella che le riesce meglio?
Ne avrei diverse. Prediligo i piatti unici, difficilmente collocabili nei menù. Abbiamo anche detto pesce e verdure per cui...

MOSCARDINI AL FARRO E PEPERONI.
Soffriggo cipolla un filetto di alice in un velo di olio. Rosolo i moscardini di piccolo calibro con un po’ di vino bianco (o meglio ancora un fumetto leggero di pesce) poi aggiungo peperoni rossi e gialli (i verdi sono troppo amarognoli) tagliati a listarelle. Infine il farro, lessato e preparato a parte, solo spadellandolo gli ultimi cinque minuti. Poi un po’ di erbette provenzali e possibilmente servo non subito ma ancora intiepidito nel tegame. Classica ricetta di pesce che gradisce tranquillamente un accostamento con vino rosso (non prepotente e relativamente giovane).


Questa ricetta deve essere buonissima, la proverò

Quale complimento le piace di più come cuoco?
Cucini come scrivi!

E come scrittore?
Scrivi come cucini!

Che frase tratta dalla sua opera o dalla sua esperienza di scrittore possiamo portarci nel cuore uscendo dalla sua cucina?

Cito testualmente una frase tratta da uno degli ultimi capitoli:

"Si ringrazia il postino o il barista, si ringrazia per un
regalo di compleanno ricevuto o lo sconosciuto che ti fa accendere.
Gli amici veri non si devono ringraziare. Si abbracciano e basta".

Grazie per la sua disponibilità
  

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